Madre Pietà dei Massari

Il martedì Santo alle ore 16:00 dalla Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio iniziano i riti della Settimana Santa a Trapanese con la processione del Simulacro della  Madre Pietà dei Massari, curato dai Massari (Eredi facchini di Piano San Rocco) originariamente l’icona della Madre Pietà usciva  in  processione il Mercoledì Santo e dopo la sosta e veglia presso la Cappella di Piano San Rocco, il Giovedì Santo rientrava definitivamente in chiesa fino al 1956. Non si conosce molto della storia dell’immagine della Madonna dei Massari. Molti studiosi dell’arte attribuiscono la paternità al pittore siciliano Narciso Guidone (XVII secolo), inizialmente il quadro era posto  nella cappella di ” Nostra Signora del Monte Calvario “, nei pressi della chiesa di S.Ignazio da Loyola e che da tale luogo venne prelevato. La vara  su cui poggia il quadro, in perfetto stile neoclassico, è stata realizzata nel 1962 seguendo lo schema del modello originale. Sulla parte posteriore della vara è posta un’immagine di Cristo impresso nel panno della Veronica e sorretto da un angelo, con una pregevole corona di spine argentea.

Il termine ” massaro “, ( origine assira e corrispondente all’ebraico melsar ), definisce una persona che esegue  lavori di fatica o chi trasporta la roba altrui da un luogo all’ altro; nella processione dei Misteri il ” massaro ” trasporta  il gruppo, dietro un compenso pattuito con i consoli del ceto. Con la processione della Madre Pietà  questo non accade in quanto non solo  trasporta gratuitamente la Sacra Immagine, ma contribuisce alle spese necessarie per il mantenimento e l’uscita in processione.

Circa a metà del 1800 furono i Massari eredi dell’antica Societas Bajolorum, istituita  presso i bajoli,  antichi responsabili della società civile, a cui  prestavano i propri servizi ad introdurre la  processione. Non ci sono notizie certe su quando venne introdotta inizialmente questa processione,  il primo documento ufficiale che ne attesta lo svolgimento risale al 31 Marzo 1855. Alcuni documenti pubblici citano la  processione della “Vergine Signora dei Sette Dolori “, alternativamente dalle Chiesa di S.Spirito ( bivio tra via Libertà e Corso Vittorio Emanuele ) e di S.Rocco ( nell’ attuale Via Turretta ), in cui l’itinerario era limitato alle vie del porto e nelle zone dove solitamente prestavano  opera i massari. Proprio in quei anni in cui la processione iniziava dalla chiesa di S.Spirito, i massari trasformatisi in Unione ,  diedero vita ad una Congregazione dedicata a S.Cristoforo , presso la chiesa di S.Rocco e, anche nella Chiesa di S.Spirito. I Massari al fine di poter avere almeno per un giorno l’icona della Madonna nella loro zona ( Piano di S.Rocco ), decisero di costruire prima un altare in legno e poi una cappella per meglio venerare la Sacra Immagine ( oggi  tale cappella la si costruisce in Piazza Lucadelli, dove la Madonna è vegliata per tutta la notte tra il martedì e il mercoledì ). Quando nel 1864 si demolì la chiesa di S.Spirito, la processione prese avvio dalla chiesa di S.Rocco,  ciò fino a quando  la stessa chiesa fu trasformata in un ufficio postale, con il conseguente strasferimento dell’ effigie nella  chiesa di S.Francesco d’ Assisi. E’ in quegli anni che il canonico Fortunato Mondello nella sua opera ” Spettacoli e feste popolari in Trapani ” menziona la processione con il termine di ” Madonna della Pietà ” che si effettuava il Mercoledì Santo. Dal 1913, la processione prende inizio dalla chiesa dell’ Immacolatella ( via S.Francesco d’Assisi ), dal 1931 sino alla seconda guerra mondiale dalla chiesa del SS.Sacramento ( oggi Sala Laurentina, in Via Gen.Domenico Giglio ); successivamente  agli eventi bellici dal Carminello ( Chiesa di S.Giuseppe in via Garibaldi ), dal 1951 dalla Chiesa del Collegio e dal 1960 fino al 1978 nella chiesa del Purgatorio. L’immagine della Madre Pietà negli anni ritorna nuovamente  alla Chiesa dell’ Immacolatella, fino al 1982, successivamente ritornò ad uscire dal Purgatorio dal 1983 al 1986, per poi essere trasferita assieme ai gruppi Sacri dei Misteri nella  chiesa di S.Domenico per poi ritornare definitivamente alla chiesa del Purgatorio. Fino al 1934, il dipinto della Madonna era conservato per tutto l’anno presso l’abitazione di uno dei massari, che qualche giorno prima della processione, con una funzione detta ” scinnuta ” , veniva  consegnato alla chiesa da dove avrebbe preso avvio il Sacro corteo.Tale onore era riservato a cinque famiglie : Cordaro, Di Bella, Lombardo, Mazzeo e Mistretta. I rappresentanti delle cinque famiglie erano protagonisti di un particolare modo di attribuirsi la custodia per tutto l’anno del quadro. Essi cominciavano a sfìdarsi a ” tocco “, gioco antico  basato su una conta effettuata in base al numero che ciascun giocatore aveva indicato con il proprio pugno. Al vincitore spettava  la custodia annuale, mentre gli sconfitti accompagnavano il ” custode ” fino alla sua abitazione in processione. Questa usanza terminò il 27 marzo 1934, quando i consoli Mario Mistretta e Pasquale Cammareri, decisero di porre fine, affidando definitivamente alla Chiesa, il compito di custodire l’icona di Maria. il 31 marzo 1855, i rappresentanti della Compagnia di S. Annella, che da centotrentadue anni effettuavano la processione della loro Pietà, indirizzavano una lettera di protesta a Mons. Ciccolo Rinaldi, Vescovo di Trapani, nel tentativo di inibire l’esposizione della Madre Pietà dei Massari. I ” massari “, che in città occupavano un importante ruolo sociale, continuarono a condurre lo stesso la loro Pietà in piazza Lucatelli, mentre quelli della Compagnia di S. Annella dovettero fare, buon viso a cattivo gioco, transitando con la loro immagine da quel luogo, per lo scambio di un cero in segno di pace con i ” massari “. Il 27 marzo 1956, l’allora vescovo di Trapani, Mons.Mingo ordinò che le processioni delle Madonne venissero anticipate di un giorno, per non generare ulteriore confusione nelle tipologie di riti della Settimana Santa. A tale decisione si accompagnò l’anticipo dell’uscita dalle ore 20 alle 18 e poi alle attuali ore 16 del Martedì Santo. L’Immagine della ” Madre Pietà dei Massari ” percorre gran parte della città vecchia. Nella serata di Martedì, la processione termina presso la cappella allestita in Piazza Lucadelli, dove è  vegliata per tutta la notte dalle donne dei massari e/o da devote. Il  Mercoledì,  avviene lo scambio dei ceri ” l’incontro “ con la ” Madre Pietà del Popolo ” ,  dopo di ciò lentamente esce dalla cappella di Piazza Lucadelli, percorrendo alcune vie del centro storico per rientrare nella chiesa del Purgatorio. Anche l’icona  della Madre Pietà  è stato  sottoposto a restauro ed allo stesso tempo per non danneggiare e preservare il dipinto si è deciso di non collocare  gli ex voto direttamente sulla tela ma  su un pannello di plastica trasparente.

Madre Pietà dei Massari

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